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Cosa vedere a Pompei e perché vale la pena visitarla
Scopri quali sono le meraviglie da non perdere assolutamente a Pompei una delle città più antiche d’Italia.
La vicinanza al mare e al Vesuvio spinse i Greci intorno all’VIII secolo a.C. ad insediarsi da queste parti; il luogo pittoresco e soleggiato divenne presto una mecca per illustri cittadini in cerca di una pausa. Le ville di lusso furono le prime ad arrivare, poi gli schiavi, le zone residenziali, le taverne, le botteghe, i bordelli e gli stabilimenti balneari.
Oggi Pompei è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO ed è uno dei siti più visitati d’Italia. Vale la pena essere tra i 3 milioni di visitatori all’anno? La risposta alla domanda se Pompei merita una visita è decisamente sì! Pompei è l’esempio di quanto possa essere impressionante il lavoro degli archeologi.
La città di Pompei fu sepolta sotto la cenere nel 79 d.C. quando il Vesuvio eruttò.
Il 24 Agosto di quell’ anno il vulcano si risvegliò da uno dei suoi sonni più lunghi, cogliendo di sorpresa gli abitanti della città. L’eruzione fu apocalittica tanto da spazzare via ogni traccia dell’antica città.
La lava del Vesuvio in eruzione raggiunse temperature altissime e una velocità di 110 chilometri orari. Fu impossibile per la popolazione sfuggire alla tragedia.
Sapevi che più di 15.000 persone sono morte a causa dell’eruzione? 2.000 sopravvissero alla prima esplosione, ma la seconda eruzione, il giorno successivo uccise tutti.
Cosa vedere a Pompei
Molti turisti pensano a Pompei come a una “città distrutta” senza rendersi conto che ogni suo singolo pezzo ha una storia. Le tombe lungo le vie di pietra, le case e i loro affreschi semplici e vibranti, ma allo stesso tempo eleganti e complessi, i portici ombrosi con le loro fontane.
È forse uno dei pochi posti rimasti dove è possibile stabilire un contatto diretto con l’impero romano. Questo è il motivo per cui Pompei lascia una sensazione indimenticabile ai suoi visitatori, assicuratevi di avere scarpe comode, un cappello nei periodi più caldi, dell’ acqua e tanta voglia di scoprire nuove meraviglie camminando.
Ecco una rapida occhiata ad alcuni dei luoghi che secondo me dovete assolutamente vedere!
Casa dei Vettii
Questa villa, nota col nome di casa dei Vettii , è un magnifico esempio della tipica architettura romana, la caratteristica più notevole della villa è l’attenzione che è stata impiegata nella realizzazione del progetto, per facilitare il divertimento e il lusso dei ricchi mercanti che erano soliti soggiornare qui.
La casa fu acquistata all’inizio del primo secolo da una ricca famiglia dedita al commercio, i Vettii.
Villa dei Misteri
Questa è l’ennesima meraviglia architettonica e artistica nel cuore degli scavi di Pompei. Completa di un proprio giardino e di un’ampia terrazza, Villa dei Misteri presenta splendide opere d’arte, la villa probabilmente apparteneva alla famiglia Istacidii, una delle più potenti di Pompei durante il regno di Augusto. Il nome della Villa allude al rituale segreto di iniziazione che è dipinto sulle pareti, in uno dei dipinti sono ancora visibili dettagli sorprendenti di una donna iniziata al culto di Dioniso.
Tempio di Apollo
Si tratta di una delle strutture più antiche della città sepolta dall’eruzione del 79 d.C. Alcuni ritrovamenti, infatti, inducono gli archeologi a ritenere che la prima fondazione del tempio possa risalire fino al VI secolo avanti Cristo, per altri addirittura il primo nucleo dell’area religiosa sarebbe da datare due secoli prima. Tra il III e il II secolo, il Tempio di Apollo è la testimonianza superstite della lunga storia della città. La statua di Apollo e il busto di Diana visti oggi nel tempio sono le copie dei manufatti originali scavati nel sito.
La casa del poeta tragico
Questa casa relativamente piccola nella parte più occidentale delle rovine di Pompei è adornata con splendide decorazioni ed eleganti affreschi. Il pavimento presenta un curioso mosaico raffigurante persone che si radunano, questo ha portato i ricercatori a credere che la casa appartenesse a un noto poeta. La casa è famosa per il mosaico con la scritta CAVE CANEM (“attenti al cane”).
Lupanare
Tra i numerosi bordelli all’interno delle rovine di Pompei, il Lupanare è di gran lunga il più grande. Le camere hanno nicchie in pietra utilizzate come i letti.
Sulle pareti del corridoio centrale quadretti con raffigurazioni erotiche raccontavano ai clienti le attività che si svolgevano. Il lupanare prende il nome da lupa termine latino per designare la prostituta.
La scoperta dell’arte erotica e degli affreschi murali che mostrano scene di piacere fa presumere che il sesso abbia avuto un ruolo importante nella vita di tutti i giorni a Pompei.
Sapevi che due pagnotte di pane e mezzo litro di vino in alcuni casi erano il prezzo per pagare una prostituta?
Casa del Fauno
Questa villa privata è così grande che occupa una vasta zona delle rovine di Pompei.
Prende il nome dalla statua di un fauno qui rinvenuta, la villa rappresenta un numero significativo di opere d’arte contemporanea. Il più illustre tra loro è il Mosaico di Alessandro, che illustra Alessandro Magno che affronta Dario III di Persia. Il complesso motivo geometrico del pavimento attira moltissimi visitatori
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Foro di Pompei
Posto all’incrocio degli assi principali del nucleo urbano originario, il Foro era la piazza principale della città, dove era vietata la circolazione dei carri. Era il cuore della vita politica e religiosa della città, circondato da edifici religiosi, politici, ed economici.
La prima sistemazione ufficiale del Foro risale al II secolo a.C. In età imperiale le colonne e le strutture di tufo furono sostituite dal calcare bianco, venne pavimentato nuovamente e vennero aggiunti alcuni edifici sul lato Est, che sostituirono le precedenti botteghe.
La pianta a forma di croce del tribunale è stata successivamente adottata in diverse chiese di tutta Europa. Anche se la maggior parte degli edifici giace in rovina, la nobiltà e lo splendore dell’antica Pompei possono ancora essere approssimati.
Qual è il periodo migliore per visitare Pompei?
Potete visitare il Sito archeologico da tutta la Campania, anche se da Napoli e Salerno sarete più vicini, pensate che molti turisti vengono anche se sono in viaggio a Roma. Vi consiglio di programmare il giro di Pompei in modo da farlo coincidere col tardo pomeriggio quando la luce dorata regala una bella e calda atmosfera (l’ ultima volta che ci sono andata ci ho trascorso otto ore). Non importa a che ora scegliete di andare, ci sarà sempre folla!!! L’acquisto del biglietto on-line garantisce priorità nella scelta della fascia oraria di accesso.
Se volete potete scaricare la mappa da qui in modo da cecare tuti i punti d’ interesse
Come arrivare a Pompei
Dove sono gli scavi di Pompei?
La famosa Pompei si trova a 240 km a sud di Roma, vicinissima a Napoli, Sorrento e la Costiera Amalfitana. È una lunga giornata da Roma in treno o una facile escursione da Napoli o da Sorrento e Costiera Amalfitana.
Ingressi:
Porta Marina (via Villa dei Misteri)
Piazza Esedra (piazza Porta Marina Inferiore)
Piazza Anfiteatro (piazza Immacolata)
Porta Marina (via Villa dei Misteri)
Piazza Esedra (piazza Porta Marina Inferiore)
Piazza Anfiteatro (piazza Immacolata)l
PRINCIPALI COLLEGAMENTI
In treno:
Porta Marina, Piazza Esedra: Circumvesuviana Napoli-Sorrento (fermata Pompei Villa dei Misteri)
Piazza Anfiteatro: Circumvesuviana Napoli-Poggiomarino (fermata Pompei Santuario)
Treno FS Napoli-Salerno (fermata Pompei)
Pompei Link è il servizio combinato treno + bus che in circa 15 minuti collega la stazione di Pompei al Parco Archeologico.
Autobus:
SITA da Napoli e Salerno
BUSITALIA Campania n. 4 da Salerno
BUSITALIA Campania n. 50 celere da Salerno (via autostrada)
In auto:
Autostrada A3 Napoli-Salerno (uscita Pompei ovest)
Orari di visita e biglietti d’ingresso
Nei mesi da aprile a ottobre il sito è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30, mentre gli orari di apertura da novembre a marzo dalle 8.30 alle 17.30
Ingresso: 15 Euro per adultoE’ possibile acquistare il biglietto online sia attraverso il circuito Ticket One (unico rivenditore autorizzato), sia presso le casse automatiche di Piazza Esedra e Piazza Anfiteatro. L’acquisto on-line garantisce priorità nella scelta della fascia oraria di accesso.
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Biscotti alla farina d’avena al cioccolato
La mia ricetta preferita per i biscotti alla farina d’avena, perfettamente morbidi e chewy, facile da preparare e piena di sapori: cannella, farina d’avena alle quali puoi aggiungere a tuo gusto uvetta, gocce di cioccolato o noci, a seconda di ciò che più desideri!
I biscotti alla farina d’avena al cioccolato sono semplicissimi da realizzare e sono necessari davvero pochi ingredienti.
Dolci e arricchiti con gocce di cioccolato, i biscotti hanno una consistenza adatta sia ad essere sgranocchiati da soli che accompagnati a una bevanda .
Questi biscotti si possono conservare a lungo, sia all’interno di una scatola di latta che in un contenitore a chiusura ermetica, mantenendo la loro originaria fragranza.Ingredienti per i biscotti alla farina d’avena al cioccolato:
Innanzitutto, alcune note sugli ingredienti per preparare dei deliziosi biscotti di farina d’avena:
Burro: ho usato di primissima qualità.
Zucchero di canna : questa ricetta è addolcita con zucchero di canna.
Uovo: per legare insieme tutti gli ingredienti.
Estratto di vaniglia: assicuratevi di utilizzare l’estratto di vaniglia puro o i semi della bacca di vaniglia per un sapore migliore.
Avena: questa ricetta richiede l’utilizzo di fiocchi d’avena, che,grazie alla sua consistenza, renderà i biscotti piacevolmente morbidi.
Cannella: Adoro i biscotti di farina d’avena aromatizzati alla cannella, ma sentitevi liberi di aggiungere le spezie che più vi piacciono.
Ingredienti aggiuntivi opzionali: Potete di aggiungere un po ‘di uvetta o mirtilli rossi secchi o altra frutta secca tritata, gocce di cioccolato, noci tritate, etc.Ingredienti per i biscotti alla farina d’avena al cioccolato:
Fiocchi D’avena 160 g
Farina 00 80 g
Zucchero Di Canna 120 g
Burro 100 g
Uovo 1
Bicarbonato 1/2 cucchiaino
Cannella 1 cucchiaino
Sale Fino 1 pizzico
Gocce Di Cioccolato 200 gCome preparare i biscotti alla farina d’avena al cioccolato:
Unite gli ingredienti secchi. Unite l’avena (che a vostro piacimento potete tritare grossolanamente), la farina, la cannella, il sale e il bicarbonato di sodio in una terrina media e mescolate.
Mescolate gli ingredienti umidi. In una ciotola grande separata , con un robot da cucina o uno sbattitore elettrico ,lavorate il burro ammorbidito e lo zucchero di canna e mescolate a velocità medio-alta fino a quando il composto diventa è leggero e spumoso.
Aggiungete l’uovo e l’estratto di vaniglia e sbattete a velocità media fino a quando non saranno tutti mescolati bene.
Aggiungete gli ingredienti secchi Aggiungete la miscela di ingredienti secchi a quelli umidi finché no saranno completamente mescolati ed infine aggiungete le gocce di cioccolato.
Raffreddate l’impasto. Trasferite l’impasto in un contenitore per alimenti e mettetelo n frigorifero per almeno 1-2 ore finché non si raffredda.
Preparate i biscotti. Riscaldate il forno a 180 ° C e foderate una teglia con carta da forno , formate delle palline con l’impasto e disponetele lasciando dello spazio sulla teglia, visto che lieviteranno.
Infornate. Cuocete per 10-12 minuti o fino a quando i biscotti saranno leggermente dorati sui bordi e al centro. -
Castel dell’ovo: la leggenda del poeta Virgilio.
«Ci sono posti in cui vai una volta sola e ti basta…e poi c’è Napoli».
Inizia così Passione, il musical/documentario del 2010 diretto da John Turturro, un vero tributo d’amore alla città partenopea.
Da Napoletana faccio davvero fatica a non essere d’accordo, ogni volta che giro in questa città.
Napoli è unica nel suo genere, emozionante, con una storia millenaria, sospesa tra bellezza e contraddizione; una città rumorosa che brulica di vita, da scoprire passeggiando, osservando e chiacchierando con la sua gente.
Venite a spasso con me oggi? Ce ne andiamo in un posto con una storia antichissima e una curiosa leggenda, un luogo che ha una delle viste più belle di Napoli, uno dei posti che preferisco quando voglio vedere dall’alto la mia città: Il Castel dell’Ovo.
Castel dell’Ovo: La più antica fortificazione di Napoli.
Il Castel dell’Ovo, è il castello più antico della città di Napoli, nasce sull’isolotto di Megaride dove, secondo la leggenda, vi approdò la sirena Parthenope che diede il primo nome all’antica città.
Successivamente all’isolotto fu colonizzata anche la terraferma, rappresentata dal Monte Echia (noto oggi col nome di Borgo di Santa Lucia), dove nacque il primo centro abitato dell’antica Neapolis.
Quando l’isolotto fu unito alla terraferma e il patrizio romano Lucullo fece costruire una bella ed elegante villa, il Castrum Lucullanum , dotata di una ricchissima biblioteca, allevamenti di murene e di alberi di frutta, novità assoluta per l’epoca, Lucullo rimase sul sito fino all’età tardo romana.
Numerose sono state le vicende che hanno danneggiato l’originario aspetto normanno del castello, oggetto di vari restauri durante il periodo angioino e aragonese.
La leggenda del Castel dell’Ovo di Napoli
Napoli è una città piena di mistero e leggenda, ma anche piena di magia, superstizione e numeri. Come dice Matilde Serao:
Tutte le superstizioni sparse nel mondo sono raccolte a Napoli e ingrandite, e moltiplicate, poiché a Napoli si sono alternate tante sciagure diversi attacchi del colera all’eruzione del Vesuvio nel 1872, la gente aveva bisogno di credere in qualcosa.
In termini più generali, una superstizione indica un tipo irrazionale di convinzione che gli eventi futuri possono essere influenzati da azioni o oggetti anche se non c’è relazione causale tra l’evento e questi oggetti o azioni.
Il Castel dell’Ovo è famoso, oltre che per la sua storia, per una leggenda che riguarda il poeta Virgilio, il quale, nel Medioevo veniva considerato anche mago.
Si crede infatti che Virgilio, a suo tempo inserì un uovo magico nelle fondamenta del castello.
L’integrità dell’uovo era custodita in una caraffa di vetro, a sua volta racchiusa in una gabbia metallica, fino ad ora nessuno ha mai trovato l’uovo magico e il luogo dove sarebbe stato conservato è stato tenuto segreto per molto tempo perché da “quell’uovo dipendevano tutti i fatti e la fortuna di Castel Marino ” (come veniva chiamato il castello).
La leggenda racconta infatti che, finché l’uovo non si fosse rotto, la città e il castello sarebbero stati protetti da ogni sorta di calamità. Tuttavia, se fosse successo qualcosa all’uovo, ci sarebbero stati guai per Napoli e napoletani.
Il Castel dell’Ovo è stato per secoli una fortezza potente e indistruttibile per controllare la terra e il mare, anche per questo ha avuto un ruolo importante nella storia Napoletana.
La Tavola Strozzi, dipinta alla fine del Quattrocento e oggi conservata al Museo di San Martino, è uno dei pochi scorci dell’originario castello. Aveva torri e un enorme arco all’ingresso. Nel XVII secolo ci furono molti cambiamenti e nel 1733 fu bombardata dai soldati del re Carlo di Borbone, poi occupata dai ribelli della Rivoluzione.
Dove si trova il Castel dell’Ovo
ll Castello si trova a via Partenope, il lungomare della città. Questa posizione privilegiata lo rende ancora più suggestivo, non solo per la sua storia ma anche per la bellezza che lo circonda.
Castel dell’Ovo ha diversi spazi utilizzati per mostre temporanee ed eventi, ed è sempre aperto al pubblico.
Dalla terrazza si può ammirare un panorama mozzafiato della città, ecco perché è una location molto ambita per le foto.
Nei secoli passati, così come oggi, la zona circostante è popolata da pescatori, c’è anche un piccolo porticciolo molto pittoresco, il Borgo Marinari.
Proprio vicino all’ingresso del Castel dell’Ovo , il Borgo Marinari, vi stupirà, se vi capita di camminarci di giorno , questo posto vi darà l’impressione di essere lontani dalla freneticità della città di Napoli, con il mare che fa da cornice alle sue viuzze. Le stesse vie che di sera invece brulicano di gente che frequenta bar e ristoranti, o che passeggia da quelle parti alla ricerca di un angolo romantico.
Quando vistare il Castel dell’Ovo?
Il Castello è bello in ogni stagione, ma se dovessi dirvi la mia, che sono un’ inguaribile romantica, sicuramente vi direi che in primavera dà il meglio di sé, magari al tramonto! Vi assicuro che a quell’ora, in una giornata limpida, la vista sul golfo è veramente da mozzare il fiato.
Come arrivare al Castel dell’Ovo
In auto
dall’autostrada, tangenziale, uscita Centro – Porto, percorrere Via Marina fino a Piazza Municipio
In aereo
dall’aeroporto Alibus fino a piazza Municipio
In treno
dalla stazione di Piazza Garibaldi, metropolitana Linea 1 da Garibaldi, direzione Piscinola fermata Toledo.
Metropolitana Linea 1 fermata Toledo, e poi a piedi fino al castello.
In autobus
Da piazza Garibaldi R2 fino a piazza Municipio; da piazza Vittoria tram 1 fino a piazza Municipio
Indirizzo: Via Eldorado 3 –80132 Napoli
Castel dell’Ovo Napoli orari
Orari di apertura periodo estivo:
Nei giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 19.30 – ultimo accesso ore 19.00
nei giorni festivi e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 14.00 – ultimo accesso ore 13,30.
Orari di apertura periodo invernale:
nei giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 18.30 – ultimo accesso ore 18.00
nei giorni festivi e la domenica dalle ore 9.00 alle ore 14.00 – ultimo accesso ore 13,30
Prezzi: ingresso gratuito.
Ad oggi quale castello vi ha colpito maggiormente per la sua bellezza?
Tengo molto a ringraziare Rossella, che trovate su instgram col nome come__ungirasole, senza alcune delle sue foto questo articolo non sarebbe stato altrettanto bello, grazie Ross! ❤️
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Palazzo dello Spagnolo
Considerato il cuore della città, il centro di Napoli, altrimenti noto come “Centro Storico”, è una vivace combinazione di autenticità, cultura italiana, cibo, arte e storia. Dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1995, il centro storico si sviluppa sulle stesse basi urbane dell’architettura greca.
Qui puoi ammirare tutta la bellezza della zona, i vivaci mercati di strada, i riferimenti storici e religiosi ad ogni angolo di strada, i colori vibranti ,gli aromi che illuminano i tuoi sensi e i famosi palazzi di Napoli.
È proprio nel mezzo del centro storico che si trova il palazzo che scopriremo insieme oggi: Il Palazzo dello Spagnolo.
Come raggiungere il Palazzo dello Spagnolo Napoli
Palazzo dello Spagnolo si trova a via Vergini, al numero civico 19, nel rione Sanità, in zona centro storico.
Ci si arriva con la Metro linea 1, Museo o Metro Linea 2, Cavour.
Ingresso libero, sempre aperto.La Storia del Palazzo dello Spagnolo di Napoli
Il Palazzo dello Spagnolo è uno dei più spettacolari edifici napoletani. Il proprietario Tommaso Atienza, come la maggior parte degli abitanti dei quartieri Vergini e Sanità, aveva sempre avuto un soprannome. Era conosciuto infatti come “Lo Spagnolo”, tanto che l’immobile da lui acquistato nel secondo decennio del XIX secolo fu subito battezzato “Palazzo dello Spagnolo”, anche se originariamente era noto come Palazzo Moscati.
L’edificio, considerato tra le opere architettoniche più belle in città: fu costruito per volere di Nicola Moscati, marchese di Poppano, a partire dal 1738.
Non si hanno notizie certe sul vero autore del progetto , tutti lo attribuiscono a Ferdinando Sanfelice che ampliò e ammodernò due proprietà, parte della dote della moglie del marchese di Poppano, Anna Maria d’Orso.
Una volta dentro ci si trova davanti ad un capolavoro di simmetrie che che rapiscono subito l’occhio, si nota una monumentale scala a doppia rampa detta ad ali di falco, rintracciabile in tutti i numerosi palazzi napoletani ufficialmente attribuiti al geniale architetto, grande innovatore, noto in particolar modo per la propria audacia nei progetti, alle volte molto stravaganti. Un segno caratteristico delle sue opere erano appunto le scale, così stravaganti che il popolo temeva potessero crollare. Infatti l’architetto era conosciuto come “Sanfelì, lievet’ ‘a sotto”🤭Il complesso fu completato da una ricca decorazione a stucchi, in stile rococò, realizzata da Aniello Prezioso su progetto di Francesco Attanasio.
Quando il palazzo passò dalla famiglia Moscati a Tommaso Atienza il nuovo proprietario, innamorato del proprio palazzo, volle decorarlo con graziosi affreschi che ricoprivano le pareti, le volte delle stanze, il salone, e arricchì con preziosi arredi la Cappella e la Galleria.
Purtroppo non c’è traccia degli affreschi, questi infatti sono stati ricoperti da imbiancature recenti. Per abbellire e ammodernare lo splendido palazzo, Tommaso “lo Spagnolo” fu costretto a sprofondare così tanto nei debiti da perdere la proprietà. Fu espropriato del palazzo, che ad oggi è stato frammentato in numerose proprietà private.
Avete visto il Palazzo dello Spagnolo? Condividete la vostra esperienza nei commenti! Se invece vi piacerebbe vederlo, vi aspetto a Napoli!
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Guida ai Warner Bros Studio Tour di Harry Potter di Londra
Sono diventata una fan sfegatata di Harry Potter. Ho letto tutti i libri e guardato i film solo dopo aver visitato i WB Studio.
Qualche anno fa, cinque, per la precisione, ho avuto la possibilità di visitare il Warner Bros. Studio Tour London: The Making of Harry Potter.
Sono riuscita a camuffare per mesi il regalo di compleanno per nostra figlia Daphne, convinta Potterhead!
E durante un nostro viaggio a Londra ci siamo ritagliati un’ intera giornata alla scoperta dei segreti del mondo di Harry Potter.Gli studio erano originariamente una fabbrica di aerei, impiegati durante la seconda guerra mondiale, poi sono diventati un hangar, finché non hanno ospitato i set creati per la serie di film di Harry Potter .
La serie di film di Harry Potter si è girata a Leavesden per oltre dieci anni. Siccome i film sono stati realizzati quando la pubblicazione dei libri era ancora in corso, la produzione ha conservato numerosi set, articoli di scena e costumi che erano stati creati appositamente per i film nel caso in cui si fossero resi necessari più avanti nella serie.
Una volta finite le riprese di “Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2”, il team del Warner Bros. Studio Tour London -The making of Harry Potter– voleva conservare ed esporre questi articoli, costumi e set per permettere ai fan di Harry Potter di vivere in prima persona la magia della realizzazione dei film.
Ecco cosa vi aspetta e suggerimenti per la vostra visita al Warner Bros. Studio Tour London:
COME ARRIVARE AI WARNER BROS.
È possibile raggiungere in auto il Warner Bros. Studio Tour LondonLo Studio Tour si trova 32 km a nord-ovest di Londra, a meno di cinque km dalle autostrade M1 e M25 una volta sul posto, avrete il parcheggio è gratuito, ma noi abbiamo scelto di utilizzare i mezzi pubblici.
Il modo più semplice per arrivare con i mezzi pubblici è prendere il treno dalla stazione di Eauston, direzione Watford Junction, arrivati alla stazione vi aspetterà una navetta diretta all’ingresso degli studio tour . A bordo della navetta proietteranno un video informativo che vi farà sentire subito ad Hogwarts.
Il treno costa circa £ 10, la navetta invece costa £ 3 A/R.
Sull’autobus accettano contanti e carte contactless. Per utilizzare il servizio sono necessari un biglietto o la conferma di una prenotazione per la data del viaggio.
COSA VI ASPETTA DURANTE LA VISITA AL WARNER BROS. STUDIO TOUR
Cosa aspettarsi una volta dentro? Magia. Solo pura magia.
Quando entrerete per la prima volta nel tour, sarete guidati attraverso una serie di stanze, la prima esperienza è quella cinematografica con il cast dei film di Harry Potter e la Sala Grande.
LA MAGNIFICA SALA GRANDE
Il primo set in cui ci siamo imbattuti è stato The Great Hall, La Sala grande. Qui potrete dare una prima occhiata ai dettagli minuziosi nella realizzazione dei set. Sono rimasta incantata da come fossero stati progettati in modo da sembrare quanto più realistici possibile.
La Sala Grande, fa da sfondo ad alcune delle scene più emblematiche dei film, come il Ballo del Ceppo o le battaglie, con il suo soffitto incantato, è uno dei luoghi più indimenticabili del castello.
CURIOSITÀ BABBANA: Il segna punti delle case è stato visto raramente sullo schermo, ma gli scenografi sono particolarmente orgogliosi di questo oggetto, che contiene migliaia di perle di vetro.
CURIOSITÀ BABBANA: il podio del gufo
utilizzato dal Professor Silente è ricoperto di vero oro e della cera colata durante i vari film.STUDIO 1 – I SET PRINCIPALI
La prima tappa è lo studio 1, qui troverete una serie di set riconoscibili dei film, tra cui la cucina di Weasleyl’aula di pozioni, la stanza del dormitorio di Grifondoro e, il mio preferito, l’ufficio di Silente.
CURIOSITÀ BABBANA: L’ufficio di Silente è pieno di libri, la maggior parte di questi sono in realtà elenchi telefonici rilegati in pelle.
Ci sono anche molte attività interattive, la maggior parte delle quali possono essere provate gratuitamente, tra cui lezioni di incantesimi e esercitazioni con la scopa su uno schermo verde( questa in genere la fanno per vendervi la foto).Non dimenticate di fare un selfie nello Specchio di Erised del film Harry Potter e la Pietra Filosofale, per scoprire quali sono i vostri desideri più profondi.
Successivamente entrerete nella foresta proibita, attenzione deboli di cuore!
TUTTI A BORDO DELL’HOGWARTS EXPRESS
Mentre lascerete la foresta, camminerete verso una ricostruzione del binario 9 ¾ dove troverete l’originale Hogwarts Express usato nei film e potrete persino salire a bordo.
C’è un angolo per fare la famosa foto, quella in posa con il carrello per i bagagli mentre scompare attraverso il muro sul binario 9 ¾.
Nel cortile si può fare un giro sul Knight Bus, meglio conosciuto come il Notte tempo, esplorare il numero 4 di Privet Drive .
E altri luoghi iconici
ANIMATRONICS E IL DIPARTIMENTO ARTISTICO
Ho sempre pensato che la maggior parte degli effetti speciali venissero realizzati in post-produzione, ma sono rimasta sbalordita entrando nel dipartimento di animatronics qui scoprirete cosa veramente.Guardate il video informativo con Warwick Davies poiché questo fa luce su ciò che accade in questo reparto e su come le creature passano dallo studio alla realtà.
FAI RIFORNIMENTO A DIAGON ALLEY
Diagon Alley si trova in una strada chiamata Cecil Court vicino a Leicester Square a Londra, con librerie indipendenti e negozi di antiquariato. Ma incontrerai il set reale durante il tuo tour in studio.
Cerca la banca Gringott, il negozio di Olivander e quello di caramelle dei Weasley.
Sfortunatamente, potete solo vedere le vetrine dei negozi e non potete entrare. Ho letto che dobbiamo visitare gli Harry Potter World a Orlando per fare un giro nei negozi.
GUARDA HOGWARTS IN TUTTA LA SUA MAGIA
L’ultima tappa del tour è uno spettacolare modello in scala di Hogwarts. Inizialmente vedrete un modello di cartone più piccolo che di per sé è piuttosto impressionante ma c’è qualcosa di veramente magico quando vi imbatterete nel modello in scala. Riempie l’intera stanza e l’illuminazione gli dona davvero un tocco in più.
Questo modello è stato utilizzato nei film, ci sono video in giro per la stanza che mostrano come il modello è stato fuso con l’azione dal vivo per dare l’effetto che gli eventi stavano effettivamente accadendo a Hogwarts.
SUGGERIMENTI PER IL TOUR
PREZZI
Adultidai 16 anni in su £47.00
Bambini dai 5 ai 15 anni devono essere accompagnati da un adulto £38.00
Famiglie 2 adulti e 2 bambini OPPURE 1 adulto e 3 bambini £150.00Prenota in anticipo – Consiglio vivamente di prenotare un ingresso mattutino se possibile, c’è così tanto da vedere.
Pranzo al sacco – Il cibo è molto costoso, vi consiglio di portarlo da fuori, durante il tour ci sono diverse aree in cui è possibile mangiare.
Festeggia nella sala grande – Cercate eventi speciali durante tutto l’anno, comprese le colazioni della domenica e le grandi feste della sala a Natale.
Burrobirra- Si o no? Personalmente ho trovato la Burrobirra un po ‘schifosa e troppo dolce. Ha il sapore di puro caramello al burro! Non so perché non abbiano ancora inventato una Burrobirra che contenga effettivamente la birra.
Guardate tutti i film prima di andare – Renderà l’esperienza molto più interessante e saprete esattamente cosa state guardando quando camminerete in ogni zona.
Nel complesso, l’Harry Potter Studio Tour è qualcosa che consiglio vivamente sia ai Potterhead che alle persone che visitano Londra e cercano attività divertenti da fare. È ottimo per famiglie, coppie e persone che viaggiano sole. È davvero un’esperienza indimenticabile!
Detto questo..Giuro solennemente di non avere buone intenzioni 😉SIETE STATI AL WARNER BROS. HARRY POTTER STUDIO TOUR LONDON? QUALI ALTRI SUGGERIMENTI AGGIUNGERESTE A QUESTI? – OPPURE – QUAL È IL VOSTRO FILM DI HARRY POTTER PREFERITO? COMMENTATE QUI SOTTO!
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Biscotti al burro di arachidi con 3 ingredienti
Non c’è niente di meglio che essere in grado di soddisfare la voglia di dolce in un attimo!
In meno tempo di quello che serve per preriscaldare il forno, questi biscottini saranno pronti e potrete farli preparare anche ai vostri bambini.Se mi seguite su Instagram , è molto probabile che abbiate visto il video di questi semplicissimi biscotti al burro d’arachidi; un must della cucina americana!
Per prepararli vi serviranno solo 3 ingredienti un uovo, del burro di arachidi e dello zucchero
La ricetta di base è della bravissima Sonia Peronaci, ma sperimentando più volte questi deliziosi biscottini ho scoperto che aggiungendo a piacimento della vaniglia, un pizzico di sale o una manciata di gocce di cioccolato il risultato sarà altrettanto delizioso.
Ricetta dei Biscotti al burro di arachidi con 3 ingredienti
260 g burro di arachidi ( io l’ho preparato in casa tostando al forno le arachidi e poi frullandole con un cucchiaino di olio d’oliva)
1 uovo
180 g di zuccheroBiscotti al burro di arachidi con 3 ingredienti procedimento:
1. In una ciotola capiente, mettete lo zucchero , il burro di arachidi e l’uovo.
2.Con una spatola mescolate tutti gli ingredienti in modo da ottenere un composto liscio e omogeneo.
3.Preparate una teglia foderata con carta da forno.
4.Modellate delle palline di circa 10 g di peso l’una e disponetele, ben distanziate nella teglia.
Schiacciate le palline con i rebbi di una forchetta, prima in senso verticale e poi orizzontale in modo da ottenere piccoli quadratini sulla superficie (se il composto dovesse essere troppo appiccicosi, bagnate la forchetta prima di schiacciarlo).
5.Infornate (forno preriscaldato) a 170°C per 10 minuti.N.b inizialmente i biscotti vi sembreranno morbidi ma raffreddandosi diventeranno della giusta consistenza.
E voi avete una ricetta semplicissima che si prepara solo con 3 ingredienti?
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Santorini: l’isola di lava
A rendere speciale e inconfondibile Santorini è la sua caldera, gloria del presente e cicatrice del passato di un’ isola che generò una raffinata civiltà cancellata improvvisamente più di tremila anni fa dall’ esposione del suo vulcano. Imploso su se stesso e sprofondando in mare il vulcano formò l’imponente anfiteatro di roccia che oggi si può ammirare sul versante occidentale dell’ isola. Con le sue scogliere dalle numerose tonalità di rosso e le case colorate sospese sul blu profondo del Mare Egeo, Santorini è conosciuta come una delle isole più belle del mondo, e solo se la vedrete con i vostri occhi potrete comprendere il perchè!
L’isola di Santorini vi lascerà senza parole per la bellezza dei suoi scenari, che sembrano quasi creati dal vulcano, per generare meraviglia negli occhi di chi li osserva. Dagli scenari vulcanici della caldera, alle sue spiagge di sabbia rossa e nera ai villaggi suggestivi e alle viste mozzafiato dell’ entroterra, Santorini emana il fascino di un’ isola permeata dalla magia della natura, un monumento naturale da inserire nella lista dei posti da vedere almeno una volta nella vita.COME ARRIVARE A SANTORINI
Sono arrivata in un ora di traghetto Seajet da Koufonissi a Thira /Fira (capitale di Santorini). Ho trovato questi traghetti molto professionali, puntuali e comodi.
Santorini ha un aeroporto internazionale ed è possibile raggiungerla anche con navi da crociera.Qui puoi facilmente noleggiare un veicolo i più utilizzati sono auto, moto e quad. Noi abbiamo noleggiato una fida Panda.
Gli autobus passano spesso sull’isola, da Fira portano in tutti i punti principali dell’isola; Porto, Oia, Aeroporto, Kamari, Perissa (spiaggia nera) e Akrotiri (spiaggia rossa). L’autobus è un mezzo di trasporto alternativo economico (max 2,40 EUR a tratta).
LE BELLEZZE DI SANTORINI
La Caldera di Santorini è una delle sue bellezze principali. L’esplosione del vulcano avvenuta a Santorini circa tremila e cinquecento anni fa ha provocato un’ alterazione topografica del Mediterraneo.
Rocce e scogliere compongono il paesaggio della caldera che si estende per più di trecento metri sopra il livello del mare.
Il vulcano di Santorini e le altre isole vulcaniche del Mar Egeo fanno parte dell’ arco vulcanico ellenico.
L’isola infatti è il risultato di una serie di eruzioni , durante le quali le dimensioni e la forma di Santorini sono state cambiate numerose volte. Santorini è nota anche per le quattro isole di lava nera situate al centro del bacino
della caldera. Queste includono Aspronisi, Nea Kameni, Palea Kameni e Thirassia. Le isole si sono formate in seguito a dodici eruzioni .La maggior parte degli strati vulcanici sono visibili nelle sequenze multicolore delle pareti interne della caldera. Il vulcano di Santorini è conosciuto come Nea Kameni.Le sorgenti termali di Santorini si sono formate dall’ eruzione del vulcano. Nea Kameni è circondata da acque calde e molto scure note per le loro proprietà terapeutiche. Le sorgenti sono costituite da manganese, ferro e zolfo.
COSA FARE A SANTORINI
Scopri la città di Fira
La città di Fira o Thera è la capitale di Santorini. Arroccata su un’ imponete scogliera con vista panoramica sul vulcano. Fira ha la classica architettura Cicladica, i monumenti più importanti della città includono il museo archeologico di Santorini con numerosi reperti del Sito Archeologico di Akrotiri, il museo della preistoria di Thera, la chiesa di Hypapante per il suo mosaico.
Personalmente ho trovato Fira troppo caotica per questo ci sono stata giusto per un giro e non mi ci sono soffermata molto.Cammina tra Fira, Imerovigli e Oia
Per godere delle viste panoramiche, la cosa migliore da fare è passeggiare tra Fira e Oia o viceversa.
L’escursione in pratica: Il percorso Fira-Firostefani-Imerovigli-Oia è uno- contrassegnato con il numero nove- dei tredici sentieri escursionistici tracciati sull’ isola , per ogniuo dei quali è disponibile una mappa dettagliata (esistono anche delle app dedicate come Santorini topoguide). Molto panoramico, si snoda su diversi fondi: strada asfaltata, sterrato, acciottolato e altri tipi di pavimentazione; strada facendo troverete cartelli che indicano le distanze.
Per percorrerlo vi serviranno in media 3/4 ore a seconda della vostra andatura e delle soste fotografiche che farete 🙂 .
non ci sono difficoltà particolari, (vi raccomando solo scarpe comode e acqua) e una volta arrivati a Oia potrete optare per il bus.Tramonto nel Villaggio di Oia
Il villaggio di Oia è uno dei borghi più pittoreschi di Santorini, in pratica tutte le foto che vediamo su Instagram sono state scattate li, Oia è una sorta di luogo di pellegrinaggio per tutti i viaggiatori che approdano sull’ isola.
Osservare il tramonto da Oia pare sia una delle attrazioni principali durante i viaggi a Santorini.Il villaggio di Oia si trova a nord dell’isola di Santorini, a circa 11 km da Fira (Thira).
Oia è in cima a una scogliera (a circa 150 mt dal livello del mare) da dove si può ammirare tutta la Caldera di Santorini e Palia e Nea Kameni e l’isola di Thirasia.
Il villaggio di Oia( Ia per i Greci) è anche conosciuto come “Apano Meria” e gli abitanti sono chiamati “Apanomeriti” che vuol dire “coloro che vivono in cima”.Le rovine di un vecchio castello
Santorini Skaros Rock : Skaros è un promontorio che si protende verso l’azzurro del Mar Egeo, e si trova di fronte a Imerovigli.
In passato qui si trovava un maestoso castello che era il luogo principale della congregazione cristiana a Santorini , fino all’inizio del 1800.
Sfortunatamente, il castello fu completamente distrutto durante un terremoto nel XIX secolo e tutto ciò che rimane oggi sono i resti del castello.
La leggenda vuole che il castello medievale di Skaros non sia mai stato conquistato durante i suoi lunghi 600 anni di esistenza.
C’è un sentiero ben delimitato, per raggiungere la cima, che parte dalla famosa chiesa di Agios Georgios.
I panorami sono mozzafiato e sono letteralmente un piacere per gli occhi, vi consiglio vivamente di non perdervi la vista dall’alto dello Skaros.PRODOTTI DA ASSAGGIARE A SANTORINI
I prodotti locali dell’ Isola includono i deliziosi vini di Santorini, la melanzana bianca e il cappero che troverete praticamente in ogni piatto.
I pomodorini di Santorini sono tra i prodotti più conosciuti dell’ isola e hanno una denominazione D.O.P.
Le specialità locali includono le fave di Santorini, con le quali si prepara una zuppa deliziosa.
La meletinia, una torta farcita con formaggio cremoso di mizithra.
I tomatokeftedes, un piatto a base di polpette di pomodori.
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Koufonissi, tra spiagge dorate e acque turchesi: il paradiso del Mare Egeo!
Nella miriade di gioielli delle Cicladi, due isole misteriose se ne stanno silenziose nel Mare Egeo. Ano Koufonissi con la sua atmosfera autentica, mista a qualche tocco glamour è un’isola affascinante.
Conosciuta come il paradiso del Mare Egeo, Koufonissi regala le più belle gradazioni di smeraldi e turchesi! Ano Koufonissi, con i suoi appena quattro chilometri quadrati contrasta con la vicina Kato Koufonissi, abitata solo in estate da alcuni pastori e dai gestori di una taverna.Indubbiamente, Koufonissi è un paradiso di estrema bellezza naturale che vanta una posizione unica con spiagge tropicali, sabbia dorata e acque turchesi. Due isole che si intersecano con rocce scolpite dalle onde e la vista selvaggia delle grotte, una bella fuga verso l’ignoto attende i viaggiatori più esigenti per esplorarla. Pronti a conoscere i suoi misteri?
COME MUOVERSI A KOUFONISSI, GRECIA
Koufonissi appartiene alle Piccole Cicladi. Sono due piccole isole sprovviste di mezzi pubblici, perchè come piace a me le scopri facilmente a piedi, o in bici! Ano Koufonissi è abitata mentre Kato Koufinissi è disabitata! Koufonissi è sinonimo di camminata o pedalata.
Tutta la vita dell’isola si svolge nella Chora, capitale e porto di Ano Koufonissi. Chora è un vero esemplare di architettura Cicladica, con le deliziose case imbiancate a calce e le finestre colorate per lo più nei toni del blu,
mulini a vento in pietra e cupole azzurre, vicoli labirintici e cortili fioriti. Poiché è l’unico insediamento delle isole, è considerata l’isola più densamente popolata delle Cicladi, dei 366 abitanti, 110 sono bambini o giovani, un rapporto unico in Europa.
BELLEZZE NATURALI DI KOUFONISSI, GRECIA
L’occhio del diavolo è un foro situato all’ interno della grotta che comunica con il mare. Quando c’è corrente,l’acqua del mare sale fino al bordo del foro per poi venire risucchiata di nuovo . E’ uno spettacolo impressionate. Lo troverete tra le bellissime spiagge di Platia Pounda e Pori.
Il Gala è una strata formazione geologica di una minuscola spiaggia penetrata sotto un’enorme roccia. Il suo nome deriva dal candore dei colori della roccia e della sabbia, (gala in greco vuol dire latte).Gala è accessibile da un sentiero che parte dalla fine della spiaggia di Pori.
La Pisina(Piscina) è una piccola piscina naturale situata sul bordo di una scogliera a picco sul mare. E’ un bel posticino con strane formazioni geologiche (mi raccomando le scarpe). Pisina si trova tra le spiagge di Platia Pounda e Pori, poco dopo l’occhio del diavolo.
COSA FARE A KOUFONISSI, GRECIA
A causa delle sue piccole dimensioni, le attività a Koufonissi sono limitate principalmente al nuoto e alle passeggiate. Le spiagge di Koufonissi non sono attrezzate e offrono la possibilità di totale privacy (specialmente a Kato Koufonisi), molte sono spiagge naturiste.
Snorkeling
La primissima cosa da fare è di sicuro immegersi nelle acque blu di Koufinissi, che con le sue gradazioni di colori sono ideali per lo snorkeling.Bicicletta
Koufonissi è il luogo ideale per gli amanti delle bici. Ci sono diversi punti in cui è possibile noleggiare una bicicletta(anche alcuni hotel le mettono a disposizione degli ospiti) per andare alla scoperta delle bellezze naturali dell’ isola.Campeggio A Kato Koufonissi
Siete amanti della natura? Allora Kato Koufonissi fa per voi!L’ isola deserta è la meta ideale per i campeggiatori liberi!
Kato Koufonissi è la sorella di Ano Koufonissi, ma a differenza di quest’ultima , non è abitata, mantenendo così il suo fascino naturale incontaminato. Incontaminata dal turismo di massa, Kato Koufonissi vanta spiagge meravigliose, come Hawaii, Nero e Laki, oltre a una piccola taverna.
Ogni estate, i viaggiatori arrivano a Kato Koufonissi per nuotare nelle acque e campeggiare sotto le stelle.Kato Koufonissi è raggiungibile in barca da Ano Koufonissi. Questa barca parte da Ano Koufonisi ogni ora e fa due fermate: una presso l’insediamento di Panagia e una sulla spiaggia di Nero,andata e ritorno costa 5 euro.
Escursionismo
Ano Koufonissi ospita diversi sentieri ideali per gli amanti delle escursioni. Uno dei più belli include proprio il giro dell’ isola, seguendo la costa.
Cibo Locale
Una volta sull’isola non perdetevi assolutamente le delizie di Souvlaki Sti Strofi, con meno di dieci tavoli posizionati lungo una strada della Chora ed una finestrella da cui ordinare e ritirare un’ ottima pita, souvlaki ed altro cibo da strada è un posto che vi consiglio vivamente di provare, noi abbiamo cenato sempre qui 😉
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Schinoussa, l’isola Greca lontana dalla folla.
Sono appena dieci i minuti di traghetto che separano Iraklia da Mersini, il porto di Schinoussa.
La sensazione di calma che si respira l’ ho vissuta come un’ esperienza quasi mistica. Schinoussa ha un’ energia speciale che vi permetterà di apprezzare le cose semplici della vita.
A Schinoussa ho trovato la pace per la mia mente, più che in ogni altra isola e la semplicità e gentilezza della gente del posto mi hanno fatto sentire subito come a casa. Vi va di scoprire la bellezza di questa isola che secondo Forbes è una delle sei destinazioni che si dovrebbero visitare in Grecia?
Con le cime delle sue colline che offrono viste panoramiche su Amorgos, Ios, Iraklia, Keros, Koufonisia, Naxos, Santorini e Sefiros.
La sua costa frastagliata ricca di blu dalla quale fissare l’infinito dona un senso di pura libertà a Schinoussa non manca davvero nulla.Aria fresca, gente ospitale, splendidi scenari e una sensazione di serenità; Avete bisogno d’altro?
Come raggiungere Schinoussa, Grecia.
L’isola è raggiungibile solo tramite traghetto dai porti del Pireo e Rafina, con un viaggio dalla durata variabile, da quattro a otto ore , per tutte le info Blue Start Ferries. Schinoussa è collegata anche alle isole di Donusa, Iraklia, Koufonisia e Naxos, tramite l’ Express Skopelitis.
Come muoversi a Schinoussa, Grecia
Camminare sull’ isola di Scinoussa è uno dei modi per spostarsi, e va bene, questa volta ho una buona notizia per chi non ama particolarmente camminare 🙂 nonostante l’ isola sia molto piccola è possibile noleggiare un motorino o un quad ma vi dico che gli armatori hanno costruito una breve strada asfaltata -l’unica- che dal porto arriva alla Chora, il centro principale.
Cose da fare a Schinoussa, Grecia
Le spiagge di Schinoussa, Grecia
Schinoussa gode di un’ampia scelta di spiagge sabbiose, tutte raggiungibili a piedi. In totale ci sono circa una ventina di spiagge, nonostante l’isola sia davvero piccola. Le più belle per me sono: Psili Amos, Tsigouri, Fikio, Aligaria, Lioliou e Almiros. La maggior parte di queste spiagge offre ombra grazie alla presenza degli alberi.
La prima spiaggia che vedrete all’arrivo con il traghetto è la spiaggia vicino al porto di Mersini, una piccola spiaggia sabbiosa con alberi di tamerici che offrono un po’d’ombra.
Spiaggia di Tsigouri – La spiaggia più vicina a Chora è la spiaggia di Tsigouri. Dovete andare a destra da dove inizia il villaggio e troverete le indicazioni per la spiaggia, arriverete con una passeggiata che dura circa 10 minuti. È una bella spiaggia sabbiosa, con un ristorante nelle vicinanze e alcuni alloggi, mi è piaciuta di sera.
Spiaggia di Livadi – Più a sud c’è una spiaggia chiamata Livadi. È possibile raggiungere questa spiaggia dopo una passeggiata di 15 minuti. È una spiaggia sabbiosa con promontori su entrambi i lati che la proteggono dai venti. Anche qui troverete un po’di ombra sotto gli alberi.
Spiaggia di Aligaria – La spiaggia successiva a sud è Aligaria, che in realtà consiste di tre piccole insenature di sabbia. Bisogna camminare per circa 30 minuti per raggiungere le spiagge di Aligaria.
Spiaggia di Lioliou e Bazeou – A sud-est in una piccola baia si trova la spiaggia di Lioliou e qualche centinaio di metri a nord della spiaggia di Bazeou. Si compone di due piccole calette per lo più con sabbia.
La spiaggia di Psili Ammos– Una spiaggia sabbiosa con acque turchesi sul lato nord-est. E’una spiaggia appartata ideale per chi cerca tranquillità. Gli alberi forniscono una piacevole ombra naturale per i vostri pisolini 😉 Per raggiungere la spiaggia dovrete dirigervi a nord verso il piccolo villaggio di Messaria. Lì troverete un cartello. La spiaggia dista 30/40 minuti a piedi da Chora . Lungo la strada ci sono un paio di taverne. Nella stessa Messaria c’è anche un’osteria. Sulla spiaggia di Psili Amos non ci sono servizi, quindi è necessario portare la propria riserva d’acqua, e non dimenticate la crema solare. C’è anche una piccola spiaggia chiamata Fikio a nord del villaggio di Messaria che mi è piaciuta tanto.
I villaggi di Schinoussa, Grecia
L’insediamento di Panagia, noto come Chora, è il cuore di Schinoussa, situata nella parte centrale dell’ isola.
Tutta la vita qui è concentrata in poco più di 500 metri: l’insediamento tradizionale ha l’ architettura tipica delle Cicladi con case imbiancate a calce e i vicoletti stretti. Chora è difficile da vedere dal mare, poichè è stata costruita in una zona ben protetta dalle invasioni dei pirati in tempi passati.
Il monumento più importante del villaggio è l’imponente chiesa di Panagia Akathi. Il villaggio offre una vista panoramica sulle isole circostanti e numerosi sentieri per raggiungere a piedi ogni spiaggia di Schinoussa.
Mersini, altrimenti noto come Messeria, è il porto naturale di Schinoussa situato a ovest. Le case dell’ insediamento conservano il loro stile tradizionale. Mersini è nota per le sie deliziose taverne di pesce.
Attività da fare a Schinoussa, Grecia
Beach Volley : Gli amanti degli sport di spiaggia possono praticareil Beach Volley sulla spiaggia di Tsigouri.
Immersioni: Le isole circostanti di Argilos, Ofidousa e Klidoura sono state dichiarate aree di grande bellezza naturale e le esplorazioni subaque qui sono un must.
Escursionismo: L’entroterra di Schinoussa riserva milioni di sorprese. L’opportunità di scoprire questa’ isola a piedi è una bella esperienza. Da Mersini, potete seguire un bellissimo sentiero escursionistico intorno all’isola che dura due ore.
Vela e Yacht: L’isola è il punto di partenza ideale per le escursioni delle Piccole Cicladi .
Pesca subaquea: Le acque cristalline e ricche di vita di Schinoussa sono la meta ideale per gli appasionati di pesca subaquea. Le zone migliori per questa attivita sono le spiagge di Avlaki tou Papa, Fikio, Gerolimnionas, Kambos e Sifneikos.
Winsurf :La spiaggia di Almyros, grazie al vento e alle sue onde è la meta perfetta per gli amanti del windsurf.
Assaggia i Prodotti locali di Schinoussa
La fava di Schinoussa è di sicuro un vanto per quest’isola, i legumi in realtà non sono fave ma dei piselli gialli spezzati, preparati prima tipo vellutata e poi conditi con cipolla , capperi e olio a crudo, i proprietari della casa che ci ha ospitatati, ci hanno omaggiato di una confezione di questa bontà.
Altre delizie locali includono i formaggi: come il ladotiri, il kopanisti e lo xinomizithra.
Il rakomelo la bevanda a base di vino e raki.
La meletinia, una torta di formaggio e la xerotigana al miele.
Sull’ isola ovviamente troverete diverse locande che cucinano pesce freschissimo.
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Iraklia,tra spiagge e mulattiere.
Insieme a Koufonisia, Schinoussa , Donoussa e la disabitata Keros, Iraklia, fa parte del gruppo di isole chiamate Piccole Cicladi.
Nonostante la vicinanza a Naxos, che è a meno di un’ora di traghetto, Iraklia è tranquilla, riservata e con un atmosfera rallentata, come fuori dal tempo: un’ottima destinazione per chi ha voglia di allontanarsi da tutto.
Una piccola isola con meno di 100 abitanti, che vivono tra il villaggio di Agios Georgios proprio sul porto, e la Chora, nota anche come Panagia. Iraklia non ha molto da offrire , è ciò che ho letto più volte prima di andare, io direi non ha molto da offrire a parte un mare pazzesco, diversi sentieri per il trekking, e la possibità di stare a contatto con la natura e un senso di libertà che la rendono ai miei occhi un posto veramente affascinante, se come me amate posti simili allora continuate a leggere questo articolo sull’isola di Iraklia ,una passeggiata tra spiagge e mulattiere.
COME RAGGIUNGERE L’ISOLA DI IRAKLIA, GRECIA.
L’isola è accessibile solo in traghetto. Ci sono traghetti per Iraklia dal porto del Pireo ad Atene, e lo storico Express Skopelitis dalle altre isole del Mar Egeo.
COME MUOVERSI A IRAKLIA, GRECIA.
Camminare sull’ isola di Iraklia è uno dei modi per spostarsi, poiché i veicoli qui sono davvero pochissimi e non ci sono autonoleggi.
C’è un autobus locale che fa il percorso dal porto alla spiaggia di Tourkopidago, passando per il villaggio principale.
Iraklia ha due villaggi: Panagia, che si trova nel centro dell’isola e Agios Georgios, vicinissimo al porto. Entrambi i villaggi vantano un’architettura tradizionale, con case bianche e finestre azzurre, ma tra i due è Agios Georgios il villaggio più sviluppato in termini di turismo. Ad Agios Georgios troverete due i market dell’isola di Iraklia e due taverne di pesce.
Se arrivate ad Iraklia da un’altra isola vicina il mio consiglio è quello di fare scorta di cibo, perché i market hanno dei prezzi abbastanza alti (una bottiglia d’ acqua ad esempio costa 1 euro) .
C’è un’unica strada asfaltata, lunga otto chilometri, che tocca il villaggio di Panagia, quasi disabitato (ma con una bakery che fa un pane buonissimo), e termina alla spiaggia di Tourkopigado, una piscina naturale chiusa tra le rocce.
DOVE DORMIRE A IRAKLIA, GRECIA.
Gli hotel di Iraklia invece sono concentrati quasi tutti tra il porto e in alcune spiagge vicine a quest’ ultimo. Un’opzione popolare per l’alloggio a Iraklia è il campeggio gratuito, grazie al bellissimo paesaggio naturale dell’isola.
COSA FARE A IRAKLIA, GRECIA.
LE SPIAGGE DI IRAKLIA
Le spiagge di Iraklia, sono meravigliose, grandi e non attrezzate:
La spiaggia di Livadi, si apre sulla costa orientale dell’isola, la più protetta dal vento: lunga e sempre tranquilla, si raggiunge con 15 minuti di passeggiata dal porto, e se siete fortunati potrete nuotare insieme alle tartarughe;
La spiaggia di Agios Georgios è una spiaggia sabbiosa con acque limpide situata sul lato nord-est dell’isola, vicino al porto, ma nonostante ciò vanta acque davvero cristalline.
Lungo la costa dell’isola troverete molte spiagge incontaminate. La maggior parte delle spiagge di Iraklia è facilmente raggiungibile a piedi, mentre altre possono essere raggiunte attraverso sentieri di trekking, che è una delle attività più popolari da fare a Iraklia.
ESCURSIONI AD IRAKLIA, GRECIA.
Iraklia ha otto sentieri escursionistici, popolari tra gli amanti della natura. Come nella maggior parte delle altre Cicladi, il paesaggio di Iraklia è selvaggio e arido, richissimo di cespugli di origano.
L’isola ha scogliere tutt’intorno e ci sono diversi punti panoramici da cui è possibile vedere 19 delle isole vicine (la localizzazione delle foto del mio cellulare è davvero impazzita qui). Il punto più alto dell’isola si chiama Papas, e si trova a 420 metri, anche sei stato a Santorini, la vista da Papas rimarrà nella tua mente per sempre.
Alcune delle migliori escursioni a Iraklia sono i sentieri che portano a Profitis Ilias e a Merichas, dove è possibile raggiungere uno dei punti più pittoreschi dell’isola.
Grotta di San Giovanni
La grotta di San Giovanni è speciale per le sue formazioni di stalattiti e stalagmiti. Si trova sul lato meridionale dell’isola ed è raggiungibile a piedi dal villaggio di Panagia, seguendo un percorso di trekking che dura circa un’ora e mezza. La grotta è aperta alle persone che la visitano, ma non ci sono strutture di nessun tipo nelle vicinanze, quindi ricordate di portare con voi tutto l’occorrente; l’ingresso alla grotta è piuttosto piccolo, ma una volta dentro non crederete alle sue dimensioni.
Portate una torcia, e i cellulari completamente carichi: sono sicura che non vorrete assolutamente rimanere senza luce al suo interno!
La grotta di Agios Ioannis è stata scoperta per caso da un pastore che cercava riparo dalla pioggia alla fine del XIX secolo. Secondo la tradizione, nella grotta è stata ritrovata l’icona di San Giovanni, da cui ha preso il nome.
Ogni anno, il 28 agosto, vigilia dell’onomastico del Santo, nella grotta si svolge un’importante cerimonia religiosa e centinaia di persone vi rendono parte con canti e candele.
Iraklia è un’isola adatta a chi è alla ricerca di relax puro, le uniche attività a cui potrete dedicarvi oltre alle camminate e al mare, sono la contemplazione della natura e la pace dei sensi 😉 che ne dite vi ho messo un po’ di voglia di andarci?