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Cosa vedere a Pompei e perché vale la pena visitarla

Scopri quali sono le meraviglie da non perdere assolutamente a Pompei una delle città più antiche d’Italia.

La vicinanza al mare e al Vesuvio spinse i Greci intorno all’VIII secolo a.C. ad insediarsi da queste parti; il luogo pittoresco e soleggiato divenne presto una mecca per illustri cittadini in cerca di una pausa. Le ville di lusso furono le prime ad arrivare, poi gli schiavi, le zone residenziali, le taverne, le botteghe, i bordelli e gli stabilimenti balneari.

Sapevi che la parola vulcano prende il nome dal dio romano del fuoco, Vulcano, ed è stata creata proprio dopo l’eruzione del 24 agosto?

Oggi Pompei è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO ed è uno dei siti più visitati d’Italia. Vale la pena essere tra i 3 milioni di visitatori all’anno? La risposta alla domanda se Pompei merita una visita è decisamente sìPompei è l’esempio di quanto possa essere impressionante il lavoro degli archeologi.

La città di Pompei fu sepolta sotto la cenere nel 79 d.C. quando il Vesuvio eruttò.

Il 24 Agosto di quell’ anno il vulcano si risvegliò da uno dei suoi sonni più lunghi, cogliendo di sorpresa gli abitanti della città. L’eruzione fu apocalittica tanto da spazzare via ogni traccia dell’antica città.

La lava del Vesuvio in eruzione raggiunse temperature altissime e una velocità di 110 chilometri orari. Fu impossibile per la popolazione sfuggire alla tragedia.

I numerosi calchi realizzati nel corso del Novecento sono generalmente lasciati a vista sul luogo del ritrovamento. Un’ numero elevato lo si trova nell’ orto dei fuggiaschi.

Sapevi che più di 15.000 persone sono morte a causa dell’eruzione? 2.000 sopravvissero alla prima esplosione, ma la seconda eruzione, il  giorno successivo uccise tutti.

Cosa vedere a Pompei

Molti turisti pensano a Pompei come a una “città distrutta” senza rendersi conto che ogni suo singolo pezzo ha una storia. Le tombe  lungo le vie di pietra, le case e i loro affreschi semplici e vibranti, ma allo stesso tempo eleganti e complessi, i portici ombrosi con le loro fontane.

È forse uno dei pochi posti rimasti  dove è possibile stabilire un contatto diretto con l’impero romano. Questo è il motivo per cui Pompei  lascia una sensazione indimenticabile ai suoi visitatori, assicuratevi di avere scarpe comode, un cappello nei periodi più caldi, dell’ acqua e tanta voglia di scoprire nuove meraviglie camminando.

Ecco una rapida occhiata ad alcuni dei luoghi che secondo me dovete assolutamente vedere!

Da questo Anfiteatro fino a 20.000 persone hanno potuto assistere ai popolari e brutali combattimenti dei gladiatori.

Casa dei Vettii

Il giardino di Casa dei Vettii.                                                                    Ph. dal web.

Questa villa, nota col nome di casa dei Vettii , è un magnifico esempio della  tipica architettura romana, la caratteristica più notevole della villa è l’attenzione che è stata impiegata nella realizzazione del progetto, per facilitare il divertimento e il lusso dei ricchi mercanti che erano soliti soggiornare qui.

La casa fu acquistata all’inizio del primo secolo da una ricca famiglia dedita al commercio, i Vettii.

Villa dei Misteri

Gli affreschi di Villa dei Misteri

Questa è l’ennesima meraviglia architettonica e artistica nel cuore degli scavi di Pompei. Completa di un proprio giardino e di un’ampia terrazza, Villa dei Misteri presenta splendide opere d’arte, la villa probabilmente apparteneva alla famiglia Istacidii, una delle più potenti di Pompei durante il regno di Augusto. Il nome della Villa allude al rituale segreto di iniziazione che è dipinto sulle pareti, in uno dei dipinti sono ancora visibili dettagli sorprendenti di una donna iniziata al culto di Dioniso.

Tempio di Apollo

Si tratta di una  delle strutture più antiche della città sepolta dall’eruzione del 79 d.C. Alcuni ritrovamenti, infatti, inducono gli archeologi a ritenere che la prima fondazione del tempio possa risalire fino al VI secolo avanti Cristo, per altri addirittura il primo nucleo dell’area religiosa sarebbe da datare due secoli prima. Tra il III e il II secolo, il Tempio di Apollo è la testimonianza superstite della lunga storia della città. La statua di Apollo e il busto di Diana visti oggi nel tempio sono le copie dei manufatti originali scavati nel sito.

La casa del poeta tragico

Cave canem, letteralmente “attenzione al cane”, viene usato al giorno d’oggi come cartello d’avviso all’ingresso delle abitazioni per dire appunto “attenti al cane”

Questa casa relativamente piccola nella parte più occidentale delle rovine di Pompei è adornata con splendide decorazioni ed eleganti affreschi. Il pavimento presenta un curioso mosaico raffigurante persone che si radunano, questo ha portato i ricercatori a credere che la casa appartenesse a un noto poeta. La casa è famosa per il mosaico con la scritta CAVE CANEM (“attenti al cane”).

Lupanare

Su questo letto rialzato in muratura veniva posto un corto e resistente materasso.

Tra i numerosi bordelli all’interno delle rovine di Pompei, il Lupanare è di gran lunga il più grande. Le camere hanno nicchie in pietra  utilizzate come i letti.

Sulle pareti del corridoio centrale quadretti con raffigurazioni erotiche raccontavano ai clienti le attività che si svolgevano. Il lupanare prende il nome da lupa termine latino per designare la prostituta.

La scoperta dell’arte erotica e degli affreschi murali che mostrano scene di piacere fa presumere che il sesso abbia avuto un ruolo importante nella vita di tutti i giorni a Pompei.

Sapevi che due pagnotte di pane e mezzo litro di vino in alcuni casi erano il prezzo per pagare una prostituta?

Casa del Fauno

Mosaico di Alessandro, che illustra Alessandro Magno che affronta Dario III di Persia

Questa villa privata è così grande che occupa una vasta zona delle rovine di Pompei.

Prende il nome dalla statua di un fauno qui rinvenuta, la villa rappresenta un numero significativo di opere d’arte contemporanea. Il più illustre tra loro è il Mosaico di Alessandro, che illustra Alessandro Magno che affronta Dario III di Persia. Il complesso motivo geometrico del pavimento attira moltissimi visitatori

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Foro di Pompei

Posto all’incrocio degli assi principali del nucleo urbano originario, il Foro era la piazza principale della città, dove era vietata la circolazione dei carri. Era il cuore della vita politica e religiosa della città, circondato da edifici religiosi, politici, ed economici.

La prima sistemazione ufficiale del Foro risale al II secolo a.C. In età imperiale le colonne e le strutture di tufo furono sostituite dal calcare bianco, venne pavimentato nuovamente e vennero aggiunti alcuni edifici sul lato Est, che sostituirono le precedenti botteghe.

La pianta a forma di croce del tribunale è stata successivamente adottata in diverse chiese di tutta Europa. Anche se la maggior parte degli edifici giace in rovina, la nobiltà e lo splendore dell’antica Pompei possono ancora essere approssimati.

Qual è il periodo migliore per visitare Pompei?

Potete visitare il Sito archeologico da tutta la Campania, anche se da Napoli e Salerno sarete più vicini,  pensate che molti turisti vengono anche se sono in viaggio a Roma. Vi consiglio di  programmare il giro di Pompei in modo da farlo coincidere col tardo pomeriggio quando la luce dorata regala una bella e calda atmosfera (l’ ultima volta che ci sono andata ci ho trascorso otto ore). Non importa a che ora scegliete di andare, ci sarà sempre folla!!! L’acquisto del biglietto on-line garantisce priorità nella scelta della fascia oraria di accesso.

Se volete potete scaricare la mappa da qui in modo da cecare tuti i punti d’ interesse

Come arrivare a Pompei

Dove sono gli scavi di Pompei?

La famosa Pompei si trova a 240 km a sud di Roma, vicinissima a Napoli, Sorrento e la Costiera Amalfitana. È una lunga giornata da Roma in treno o una facile escursione da Napoli o da Sorrento e Costiera Amalfitana.

Ingressi:

Porta Marina (via Villa dei Misteri)

Piazza Esedra (piazza Porta Marina Inferiore)

Piazza Anfiteatro (piazza Immacolata)

Porta Marina (via Villa dei Misteri)

Piazza Esedra (piazza Porta Marina Inferiore)

Piazza Anfiteatro (piazza Immacolata)l

PRINCIPALI COLLEGAMENTI

In treno:

Porta Marina, Piazza Esedra: Circumvesuviana Napoli-Sorrento (fermata Pompei Villa dei Misteri)

Piazza Anfiteatro: Circumvesuviana Napoli-Poggiomarino (fermata Pompei Santuario)

Treno FS Napoli-Salerno (fermata Pompei)

Pompei Link è il servizio combinato treno + bus che in circa 15 minuti collega la stazione di Pompei al Parco Archeologico.

Autobus:

SITA da Napoli e Salerno

BUSITALIA Campania n. 4 da Salerno

BUSITALIA Campania n. 50 celere da Salerno (via autostrada)

In auto:

Autostrada A3 Napoli-Salerno (uscita Pompei ovest)

Orari di visita e biglietti d’ingresso

Nei mesi da aprile a ottobre il sito è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30, mentre gli orari di apertura da novembre a marzo dalle 8.30 alle 17.30
Ingresso: 15 Euro per adulto

E’ possibile acquistare il biglietto online sia attraverso il circuito Ticket One (unico rivenditore autorizzato), sia presso le casse automatiche di Piazza Esedra e Piazza Anfiteatro. L’acquisto on-line garantisce priorità nella scelta della fascia oraria di accesso.

8 Comments

  • Fabio

    Ho visitato Pompei un paio di anni fa e mi ha rubato il cuore! Le cose da vedere sono tantissime e perfettamente conservate. E’ un luogo davvero unico!

    • Nicoletta

      Quando verrò a Napoli sicuramente mi ritaglierò del tempo per visitare Pompei che dev’essere un luogo suggestivo oltre che ricco di storia. Il mio sogno sarebbe poi assistere ad un concerto qui… chissà se sarà ancora permesso…

  • Gloria

    Sono stata a Pompei lo scorso Agosto. È stato come un viaggio nel tempo. Interessantissime tutte le curiosità e informazioni che hai dato. Mi avevano colpito e incuriosito anche i thermopolium. Non vedo l’ora di ritornare a Napoli!

  • Elina

    E’ qualcosa di strabiliante! Da un lato mi fa tanta paura però dall’altro sono molto attratta quindi sicuramente la visiterò 🙂 Ho letto l’articolo tutto d’un fiato, veramente ben scritto. Grazie per le info ne farò tesoro.

  • Federica Assirelli

    Ci sono stata da bambina ma ricordo che mi impressionò molto. Ho soprattutto un ricordo vivissimo delle persone “di pietra” nelle teche. Vorrei tornarci insieme ai miei figli. Che concentrazione di bellezza!

  • Daniele & Marilena

    Con questo articolo hai fatto riaffiorare dei ricordi persi ormai nel tempo. Ho visitato gli scavi di Pompei durante la gita di terza media e ho ancora bene in mente le meravigliose immagini che mi sono portato a casa durante quel viaggio. Ottime le info per raggiungere gli scavi e per visitarli in maniera così dettagliata!

  • Cécile

    Noi non siamo mai andati a Pompei (lo so, errore gravissimissimo) ma questo articolo mi ha davvero affascinato. Mi piace anche la suddivisione (per zone del sito archeologico) che hai fatto. Sono rimasta davvero colpita dalle lupanare, è incredibile come siano arrivate intatte ai giorni nostri (e non sapevo la storia dello scambio di prestazioni sessuali per pagnotte e vino).

  • Anna

    Hai fatto proprio bene Marilù a scrivere un articolo su Pompei! Ci sono stata diverse volte, sia da bambina che da adulta e la trovo sempre strabiliante!

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